Ci sono storie destinate a rimanere nei ricordi di chi le vive e altre, invece, destinate a diventare un aiuto e un lascito per coloro che le scoprono. L’autore ha sempre creduto che per un giovane omosessuale confrontarsi con le esperienze di altri ragazzi che come lui hanno vissuto le paure, le ansie e le difficoltà dettate dalla presa di coscienza della propria sessualità e alla vita, talvolta di privazioni, che questa li spinge, sia un modo utile per far credere di non essere gli unici nel provare pulsioni e sentimenti diversi da quelli definiti normali. Un modo per non sentirsi soli. Ha scoperto che quando ha pubblicato il suo primo libro, con la sua storia, molti ragazzi si sono rispecchiati e, dopo averla letta, hanno iniziato a vedere la loro esistenza sotto una prospettiva diversa da quella attuale, fatta di paure e solitudini. Sapere che in qualche modo l’esperienza
dell’autore li ha aiutati ad affrontare la vita con un po’ più di sicurezza e con un pizzico di determinazione in più, lo ha spinto ad andare oltre e continuare su questa strada del confronto. In questo libro ha dato la parola a dei ragazzi di diverse età che avevano il desiderio di fare quello che lui stesso aveva fatto: raccontare se stessi...