Nodo, Crisi e Scioglimento: un dramma in tre tempi. Quando la ragione si fa tenebra, l’amore e la musica imparano il più temibile dei linguaggi: quello della schiavitù e della tirannide dei sensi. Inizia la discesa agli inferi e lo scollamento tra follia e realtà, tra sogno e delirio. Nella Bologna ingrigita dalla pioggia ininterrotta, negli accesi attimi in cui serpeggia il fulmine, si staglia la figura di Laura, adolescente dagli ambigui occhi verdi, Lolita intrigante che domina la figura paterna e la porta alla dannazione. Laura avanza, bella come la Venere uscente dalle acque: il canto della natura del lago di Colle dell’Orso del natìo borgo selvaggio (Carpinone) strega e dona l’oblio. Ma in un universo pietrificato, esplode una frase illuminante: Non esiste possibilità di fuga verso altre scene.