Una donna complessa, ambigua per pigrizia, indecifrabile per la sua bellezza che valorizza l'eccessivo, non certo interessata a chiarire alcunché né di altro né di se stessa. L'altra, semplice, semplificata dalla sua stessa nascita, fatta per servire, oggetto fatto per servire, corpo apollineo, forma gradevolmente esistenziale, in pratica una nullità . Quanto basta per un pomeriggio di ozio, una sera svuotata di sapori, una notte cieca di luce. Lei mi si attaccò al collo, mi aderì sul fianco, mi graffiò le spalle e le natiche, fino a farmi contorcere intorno a quel corpo, solo corpo, così fatto per darmi piacere fino al discernimento, senza vuoto, senza sosta, senza pausa. Il pomeriggio era rosso e viola, lei pareva un bronzo antico, io ero più bianca del latte. L'Autrice