Francesca, romana, proprietaria di una bottega dove lavora creando quadri e gioielli, è la protagonista del libro. La sua vita è segnata dalla malattia del padre, affetto da depressione bipolare, che influisce nel percorso di crescita della protagonista, e si trova costretta ad andare via di casa. I rapporti conflittuali con entrambi i genitori si riversano sulla sua vita sentimentale; infatti frequenta Paolo, ma nonostante sia attratta da lui e inizi a provare dei sentimenti, non riesce ad esternarli e si lascia ammaliare da Gemma, amica di Paolo. Francesca si ritrova così tra due relazioni, l'ultima delle quali segreta. Entrambe le storie sentimentali all'interno del romanzo diventano un pretesto per narrare le difficoltà e le paure che Francesca ha nei confronti dell'amore, da cui tenta di scappare continuamente anche per la paura di ammalarsi come il padre, e la consapevolezza quindi - in tal caso- di non voler coinvolgere e far soffrire nessuno. Un incidente la porta a riflettere sui suoi affetti, in particolare la porta a risolvere i rapporti con i genitori, riesce a perdonare il padre e la madre e a dare una possibilità al suo rapporto con Paolo.
Il padre bipolare, soffre anche di alcolismo. Francesca, insieme ai suoi fratelli Tommaso ed Elena, la sorellina più piccola, ha visto il padre entrare ed uscire da cliniche ed ospedali. La madre, Lina sempre vicina al marito, non ha saputo proteggere i figli da questa situazione, Francesca, infatti, la rimprovera di non esserle stata vicina.
La storia è ambientata a Roma e si sviluppa in due giornate particolari, quelle del 24 e del 25 dicembre. Durante il pranzo di Natale, nella casa di famiglia, emerge il rapporto tra madre e figlia, in cucina, mentre sono prese dalla preparazione del pranzo, si raccontano e si avvicinano. Ed emerge così il trascorso della malattia del padre, e dunque le reazioni di Francesca a questa sindrome depressiva, il suo crescere e mutare di conseguenza. La sua rabbia verso il padre, la sua sofferenza, le sue paure.
Proprio il 25 dicembre, Francesca, lei che è sempre stata incapace di vivere la malattia del padre, che ha sempre cercato la via di fuga, per la prima volta gli resta accanto e decide di sostenerlo. Sempre il 25 dicembre Francesca ristabilisce un rapporto anche con la madre e ricostruisce con lei la complicità tipica dei rapporti madre-figlia.
L'autrice riesce a narrare tutta la storia, in maniera molto delicata e incalzante, nonostante alla base ci sia il rapporto con una patologia così difficile da affrontare e accettare.
àˆ proprio nelle ultime pagine che emerge la speranza di Francesca, la sua tenacia e la sua forza, che le permettono di perdonare e di superare questo conflitto, che l'ha sempre portata a proteggersi per paura di ferire ed essere ferita. Un finale liberatorio, che sa emozionare il lettore e restituisce la giusta distanza tra sentimenti ed azioni, in un libro mai scontato che non fa del suo essere intimista un orpello narrativo, ma crea una dimensione narrativa molto forte.
Isabella Borghese, è nata a Roma dove lavora come giornalista e ufficio stampa. Collabora con Controlacrisi.org, dove è responsabile della rubrica Libri & Conflitti.
àˆ Autrice di Minimal hotel (18:30 edizioni), Minimal autogrill (18:30 edizioni), Sovvertire il diluvio (18:30 edizioni) e del reportage Da ex fabbrica occupata a "città " multietnica. Ideatrice del progetto stilish editoriale Livres & Bijoux (2009).