– Come mi conosci bene! Eppure non sono ateo quanto pensi. Ho anch'io un Dio, spietato come tutti gli altri: il Caso, l'unico possibile. Mi fa schifo esser governato da qualcosa che non ha un'anima, ma mi farebbe ancor più orrore esser governato da qualcuno che ce l'ha, perché l'uomo ha l'anima marcia, e io non ho padroni.
Ad Ashgabat la vita del cinico signor V cambia per sempre. Catapultato per lavoro fra la polvere della capitale del Turkmenistan, dimenticato ricordo sulla via della seta, dovrà fare i conti con il suo oscuro passato. La città , amplificando le grida della sua coscienza, diverrà così emblema dell'assurdo e del nulla.
La brillante misantropia di un antieroe (poco eroe e molto anti) conduce il lettore in un crescendo di teorie pessimistiche, passione e ironia tagliente. L'attrazione per la sfuggente Ljudmila e l'incontro con il giovane Vova, però, risveglieranno nel protagonista una sensibilità inaspettata. Fuggiasco in un deserto interiore ed esteriore, il signor V avrà un'illuminazione che lo porterà a conseguenze oltre ogni previsione, in cui Bene e Male assumeranno connotati distorti e grotteschi.
Valentina Morett iè nata nel 1984. Appassionata di territori dell'ex Unione Sovietica, viaggia per lavoro e diletto in fuga dal sole e dal mare. Vincitrice di un concorso letterario, esordisce ora con il suo primo romanzo, frutto del contrasto tra un passato punk e una laurea in Filosofia.