Prima o poi torno è una raccolta di racconti con protagonisti giovani italiani emigrati a Bruxelles, storie di vita di “cervelli in fugaâ€, che vivono e lavorano nella capitale europea.
Il filo conduttore dei racconti è il desiderio, comune a molti di loro, di tornare alle proprie radici, nonostante l'Italia sia ancora incapace di trattenerli come “teste pensantiâ€.
L'obiettivo dell'autrice è quello di dare una speranza ai suoi coetanei, mostrando che all'estero, se si ha talento, ce la si può fare. Basta essere determinati e credere in un sogno.
Allo stesso tempo, il libro descrive la realtà di Bruxelles, con cui la maggior parte degli italiani ha un rapporto “conflittualeâ€, essendo una città di passaggio, con dinamiche a sé, rispetto a quelle che in genere contraddistinguono le altre capitali d'Europa.
Nel libro si riscontra una forte componente autobiografica. La visione dell'autrice di Bruxelles fa da sfondo a tutte le storie, che nascono da lunghe interviste con i personaggi protagonisti.
Cronaca, racconto e autobiografia si intrecciano fino a creare una sorta di “reportage narrativoâ€.
All'interno del libro si ritrova l'amore dell'autrice per i grandi cantautori italiani, tanto che a ogni personaggio, all'inizio e alla fine di ciascun racconto, sono dedicate due canzoni.
L'autrice ha già avuto modo di presentare il libro alla Fiera dell'Editoria di Bruxelles, in occasione di un dibattito sugli italiani emigrati in Belgio, e in una conferenza sulla legge “Controesodo†tenutasi al Parlamento europeo. Durante queste occasioni, il libro ha suscitato la curiosità della comunità italiana a Bruxelles, una delle più numerose in Belgio.