“Questo libro non è un'autobiografia, è uno spaccato di vita vissutaâ€. L'incipit del romanzo C'era una volta il night descrive con forza l'aspirazione di un giovane calabrese, Roberto Catalano, desideroso di intraprendere la carriera artistica. Parte da Cirò Marina nell'estate del 1960 per recarsi a Napoli a sottoporre un suo testo alla celebre Maria Paris, poi a Roma per suonare la chitarra e cercare un produttore musicale. Il giovane, che ha già formato un gruppo musicale e spera per sé un futuro di successi, non si piegherà mai a compromessi “poco puliti†cui sarà invitato, guardando sempre a quel mondo con ingenuità e stupore. La vena nostalgica attraversa il libro, ma non prevarica sulla descrizione puntuale degli avvenimenti, delle delusioni e degli incontri fatti in quei luoghi che all'epoca rappresentavano il trampolino di lancio per ogni artista: i night. Roberto Catalano suona la chitarra nei locali di lusso più famosi di Roma: l'Ottantaquattro, il Capriccio, la Rupe Tarpea. Lavora con Sergio Endrigo, accompagna Fred Bongusto e Renato Carosone, ma la sua curiosità artistica si manifesterà in molti campi: tenta anche la via del cinema e incontra Liz Taylor durante le riprese di Cleopatra e fa alcune comparse nei film di Pietro Germi. La sua parabola esperenziale nella Città Eterna è caratterizzata da amicizie, amori, incontri e tanta tanta passione per la musica. Il giovane, diventato uomo, capisce di non riuscire ad adattare il suo puro temperamento alle dinamiche della “dolce vita†romana. Tornerà disilluso alla sua terra, ma consapevole di aver trovato il successo, seppur meno acclamato, ma profondamente ricercato.
Cataldo Amoruso è al suo esordio. Di origine calabrese, il night man e autore di canzoni tra le più celebri degli anni Sessanta racconta per la prima volta la sua vita. Autore e protagonista di una piccola storia che, come in tutti i casi meglio riusciti, si intreccia e mostra uno spaccato della grande storia del nostro Paese nel secondo dopo guerra.