Nel suo moderno canzoniere Giacomo Rossi Precerutti affronta la “discesa†nella realtà quotidiana tentando di allontanarsi da quella che, invece, lo aveva accolto e protetto fino a quel momento: la realtà letteraria, cui egli ha dedicato la vita, cui è devoto ma dalla quale ora non trova più un completo appagamento. Nelle poesie, la voce che chiede all'io il cambiamento di rotta dal metafisico al concreto attraversa la raccolta come un suono familiare dalla grande carica affettiva, e trova resistenza – almeno nella prima sezione e in parte nella seconda – nel poeta, il quale, spaesato, non decifra la voce e si abbandona al silenzio.