Un delitto efferato, perpetrato con ferocia in un a nonimo condominio della periferia romana, forse ultimo atto di un dramma familiare, forse un gesto folle figlio della notte più torrida dell'estate. Un diario, vecchio di sessant'anni, che tra la sue pagine ingiallite potrebbe nascondere i perché della tragedia. I misteri di un angolo d'Italia, sconosci uto ai più, dove ancora oggi si parla greco. Due sorelle, Rosa e Saveria, fisicamente una lo specchio dell'altra. Saveria vive in un mondo irreale, crede agli spiriti e sente le Voci. Rosa è concreta, spietata e volitiva: se non può raggiungere l'onnipotenza da sola, vuole almeno diventare la moglie di Dio. Tra loro, un ran core che si perpetua nei decenni nutrendosi di se stesso. Faide familiari, stragi che si tramandano come favo le e fiabe che bruciano le orecchie di chi le ascolta. Un romanzo che nella quotidianità che si fa Storia affronta le origini di quel fenome no, non solo criminale, che oggi chiamiamo 'ndrangheta.