"Contro" è un attacco frontale all'apparato del potere e all'attuale decadenza culturale e morale dell'essere umano. Vuole essere un'esortazione ad opporsi (andare contro appunto) a tutto ciò che l'autrice ritiene ingiusto nella società attuale e che potrebbe essere riassunto nella speculazione di chi mira ad annullare l'essere umano in quanto evidente ingombro ed ostacolo ad interessi privati e nazionali. Ma è soprattutto un attacco agli uomini, alla loro incapacità di amare e di soffrire per amore. Un libro caustico e necessario di una grande intellettuale francese, indubbiamente engagé.