Il bello, fin dall'Antica Grecia è sempre stato considerato come il punto focale della riflessione che aveva l'arduo compito di stabilire non ciò che era bello e ciò che non lo era, ma “cosa†era il bello.
Nel Fedro Platone scrive: Per quanto riguarda la bellezza poi, […] splendeva fra le realtà lassù come Essere. E noi, venuti quaggiù, l'abbiamo colta con la più chiara delle nostre sensazioni, in quanto risplende in modo luminosissimo. La vista, per noi, è infatti la più acuta delle sensazioni che riceviamo mediante il corpo. […] solamente la Bellezza ricevette la sorte di essere ciò che è più manifesto e più degno d'amore.
Il pensiero del nostro Autore muove proprio dallo sguardo, che altro non è se non il pensiero che mira l'infinito nel suo sapere, guardando il pensiero nel suo dipingere la meraviglia della luce, che è il riflettere nel pensiero di chi guarda…