Firenze, primavera 1978. Da Roma giunge il vento violento degli Anni di piombo, portando con sé le parole “terrorismo†e “rapimentoâ€. Seduta ai tavolini di un bar, con la sola compagnia di un cappuccino, di un giornale e della sua giovinezza, una ragazza francese alla pari risente nella sua mente l'eco cupo della parola “terreur†e freme. Sullo sfondo del caso Moro e degli anni di maggiore attività delle Brigate Rosse, con i sentimenti gioiosi e spensierati della gioventù d'allora, l'Autrice racconta in poche, vivide pagine la storia di una jeune fille, venuta in Italia con un bagaglio fatto solo di sogni e di speranze ancora fresche.
Seguendola da lontano, attraverso il lungomare toscano, le zanzare di Ravenna e le calli veneziane, fra il fruscio di gonne alzate dal vento a Firenze, e concerti sotto le stelle a Venezia, il lettore non può che affezionarsi a questa delicata figura, che coltiva e costruisce il sogno di diventare cantante d'opera, venendo poco a poco a contatto con le disillusioni riservate dall'amore e dalla vita stessa, mentre, sullo sfondo della storia, scorrono titoli di giornali sempre più foschi.