"Opus Metachronicum" è una carrellata straniante di mostruosità postmoderne nella forma del conte-philosophique. La raccolta si sgrana in una serie di io narranti battaglieri e raziocinanti che danno il titolo ad ogni singolo racconto, personaggi tratti dalla storia, dalla filosofia, dall'arte e dalla letteratura. Van Gogh è un novello Edipo che si acceca per resistere al richiamo visivo di una mostra di propri quadri; Curione è colto nell'attimo della sospensione temporale nell'istante prima di suggerire a Cesare di passare il Rubicone; Dorian Gray è il gemello doppelganger di Oscar Wilde; il marito di Emma Bovary un assassino sanguinario che esce dal romanzo di Flaubert per scoprire, solo dopo il delitto, i tradimenti della moglie; Proust, in un inno straniato alla gelosia, sevizia la prigioniera Albertine; P.P.P. è il grande intellettuale friulano che, incontrando un gatto randagio, riflette sul senso della vita e della morte per poi ritrovarsi, qualche racconto dopo, come protagonista muto ed esangue del proprio massacro al Lido di Ostia, dove viene identificato dal suo supremo antagonista Jack lo Squartatore, uomo comune in ombra, nemico della Cultura e serial killer.