Ricordo la prima volta che ti ho visto. Me ne stavo lì, le mani su quel vetro che si appannava e si spannava con il mio respiro e guardavo, guardavo senza vedere nulla in particolare. File di occhi chiusi, di piccole mani strette a pugno, di teste coperte di peluria. Cuccioli d'uomo senza ancora un nome o una storia. O forse il nome sì, ma sai, il nome è come un paio di scarpe, prende forma solo con l'uso: ci vuole un bel po' prima che aderisca perfettamente alla pelle. E fino a quel momento resta qualcosa di astratto, interscambiabile, una semplice fila di caratteri su una targhetta attaccata al polso.
Questa e altre storie accompagneranno il lettore nella raccolta di Marta Tempra, scrittrice ventunenne al suo esordio. Sotto la sua penna, nascono immagini, suoni, perfino odori che trasportano il lettore di volta in volta in mondi diversi: il cielo d'agosto senza stelle vedrà un ragazzino scoprire l'esistenza del dolore, una nevicata in città avvicina un uomo e una donna uniti dall'amore in un'improbabile lega, il vento di settembre fa da spettatore a una altrettanto impalpabile figura, una ragazza dal capellino rosso che sconvolgerà per sempre la vita di una bambina e della sua famiglia. Un viaggio attraverso prosa e poesia, estasi e tragedia, azione e sensazione: un mondo dove sognare, ridere, commuoversi, emozionarsi...da gustare racconto per racconto o leggere tutto d'un fiato.