Fernando Picenni nasce a Bergamo nel 1929. Dopo gli studi classici nel 1958 si trasferisce a Milano dove frequenta l'ambiente artistico del momento.
Comincia a dipingere giovanissimo e negli stessi anni si avvicina alla poesia . Nel '87 insegna scultura all'Accademia di Belle Arti a Brera e nel '91 / 92 storia dell'arte alla Faruffini di Sesto San Giovanni .
Partecipa a numerose mostre collettive e personali continuando a dedicare parte del suo tempo alla vena creativa che esprime in nutrite raccolte di versi.
Difficile scindere la vis pittorica da quella lirica essendo entrambe parte della stessa operazione poetica. In questa ultima opera, per la prima volta, viene esposto l'intero esercizio creativo di Picenni a definire la sua singolare visione estetica della realtà . Versi e “pensieriâ€, come scrive l'autore, sono nodi allineati e stesi sulla cordicella della fantasia. Numerose le parole nuove, inventate, fuori dai dizionari.
“Passa per strada / un magnifico corteo di matite colorate, / una cadenza marziale di tubetti acrilici, / una fitta ressa di pennelli extrafini / fin laggiù a quel piazzale, / sagomato a tavolozza.†Ecco, dunque, il passaggio dell'artista evocatore di variopinte e suggestive immagini dove “L'Arte, che è il mio reclusorio, / mi lascia passeggiare / nell'ora d'aria.â€
Picenni vive l'Arte in totale simbiosi con la propria cifra poetica fatta da pennelli extrafini che dipingono i colori delle proprie parole in modo sempre univoco e imprevisto nell'esplosione del verso liberatorio. http://www.fernandopicenni it