Questo libro io l'ho scoperto così: Viviana, una libraia, mi ha raccontato di aver letto un romanzo spassoso di un suo cliente. Io non sono riuscita a correggerlo nel supposto silenzio religioso delle aule studio. Mi diventò presto chiaro che al genio ironico, tragicomico, ai giochi linguistici di Sergio Cigala non si può resistere e si deve essere in un luogo dove ci si possono concedere delle sonore risate per godersi la storia. Ma forse sono solo io, e voi Lettori riuscirete a trattenervi e riderete di sottecchi. Una sola cosa è certa: vi divertirete... tutto il resto è relativo.
"Una decina di anni prima, esito di poco democratiche votazioni (era prevalsa la minoranza dei voti di papà e mamma, contro quelli della maggioranza rappresentata da me e i miei due fratelli), Principessa era stata eletta luogo esclusivo delle familiari villeggiature estive. «O lì o lì!», era stata l'alternativa paterna secondata da nostra madre a discapito di noi figli, che avremmo preferito scegliere tra un più fraterno "O lì o niente!", optando per il "niente". "Cosicché ogni anno prima di partire per le vacanze estive, in casa nostra si replica la medesima tragicomica commedia: io, in qualità di fratello maggiore, indiscusso leader storico della maggioranza all'opposizione, chiedo di poter trascorrere l'estate al mare, e nostro padre, altrettanto indiscusso premier della minoranza al governo privato (di alternative), pone in discussione la richiesta."