Un falso o autentici pezzi della storia sarda?
La vicenda, affascinante e intrigante, delle “Carte d'Arboreaâ€,
in un romanzo corale che ci proietta in un'isola
affamata di modernità
Metà dell'Ottocento. Nel clima della rinascita romantica che investe tutta l'Europa,
un intelligente e scaltro archivista che ha passato tutta la vita tra carte polverose,
inizia a pubblicare una serie di documenti che raccontano una storia della Sardegna
mai conosciuta prima, suscitando la meraviglia non solo degli studiosi locali, ma
anche di quelli internazionali. Per la prima volta, infatti, l'isola diventa protagonista
di vicende e fatti che nessuno conosceva. Figure di re, condottieri, letterati, mai
menzionati prima, arrivano alla ribalta. Inizia così l'avventura delle “Carte d'Arboreaâ€,
che vedrà come protagonisti eminenti uomini di cultura, faccendieri, mezzani
e personaggi senza scrupoli, ognuno dedito, secondo le circostanze, alla “riscopertaâ€
e “vendita†di queste preziose fonti. E tutto fila liscio, finché qualcuno non si
accorge che le “Carteâ€, in realtà , potrebbero essere un clamoroso falso. Con garbo e
sottigliezza, il romanzo racconta una vicenda affascinante e ricca di colpi di scena,
sullo sfondo di una terra che emerge dall'Ancien Régime e si proietta verso il futuro.