Attraverso racconti, ballate, piatti e vini, mette in tavola il “menu†del proprio territorio. Rimanendo seduti, il commensale quindi viaggerà attraverso una terra di tufo e polvere rossa, erosa, mangiata viva dalle mareggiate salate e dal vento infuocato d'Africa, una terra aspra, amara ma bellissima, terribile ma seducente. Contorta e surreale come un ulivo, dolce e inebriante come un calice di vino.