L'investigatore privato cinquantenne Heredia è chiamato in causa dalla sorella maggiore di Germà¡n Reyes, attivista dei diritti umani che, sopravvissuto alla dittatura del Generalàsimo Pinochet, è assassinato in circostanze misteriose. Malgrado le reticenze iniziali Heredia finisce per accettare il caso. Le indagini sull'omicidio di Reyes lo porteranno a rovistare nei bassifondi più cupi della storia cilena: le torture di Pinochet, la dolorosa transizione alla democrazia, l'impunità dei militari, il loro riciclo sotto nuove vesti nella società civile e con esso il sistematico tentativo - complice la connivenza di buona parte della società civile - di cancellare ogni traccia di memoria. A dare man forte a Heredia una fitta costellazione di personaggi secondari (il fido chioscaro Anselmo, l'amico commissario Bernales, avvocati e dimostranti delle funas antiregime, oltre che un "doppio" di Heredia stesso, il detective Montegón) che contribuiranno a dipanare l'intricata matassa e a consegnare a Virginia Reyes la soluzione della scomparsa del fratello. Heredia vince soprattutto in quanto è egli stesso un outsider, un sopravvissuto che, memore delle sue sofferenze, sa perfettamente per cosa valga la pena vivere e non si accontenta di facili verità premasticate. Fa affidamento sul suo gatto Simenon, sorta di incarnazione dell'alter ego della sua cpsicenza, con cui il detective dialoga e si confronta per cercare verità alternative e nuove tracce o anche solo per combattere la solitudine. Postfazione di Emilia Perassi.