La lettura che oggi si fa dell'Europa è condizionata dalla crisi economica che la investe da diversi anni e dal fenomeno della mobilità demografica in atto. L'Autore ne riscopre la ragion d'essere, e quindi la sua identità , attraverso la conservazione della memoria dei processi storici che ne giustificano l'attuale unificazione. Si pongono, tuttavia, nuove sfide, e queste vanno affrontate con una strategia politica e culturale fondata prioritariamente sull'investimento nella risorsa umana, fattore di crescita personale e di sviluppo economico e sociale.