Sonnacchiosamente adagiata sulla riva destra del Po, avvolta da nebbie eteree, oggi Ferrara è una città di provincia il cui vivere tranquillo è scandito dal lento incedere delle sue vecchie biciclette.
Tuttavia, benché di acqua sotto, e a volte anche sopra, i ponti ne sia passata davvero tanta, anche al turista più distratto bastano quattro passi in centro per respirare in quell?aria che spesso sa di pane, salama da sugo e zucca, l?atmosfera di un periodo aureo che ancora sopravvive al tempo ed è ben vivo nella memoria dei suoi abitanti.
È il periodo della signoria estense, di una città capitale di uno stato piccolo ma di prestigio, una città vivace al centro della vita politica, economica, culturale e sociale del proprio tempo, una città socializzante, urbanisticamente concepita, attraverso la convergenza delle sue principali arterie, per dare risalto alla centralità della piazza e della corte, quest?ultima meta ricercata di artisti e letterati.
Per la prima volta pubblicate in un unica raccolta, le novelle e le facezie più belle su Ferrara e i ferraresi del periodo aureo costituiscono, attraverso le firme prestigiose di alcuni tra i più noti autori del tempo, un divertente affresco della vita rinascimentale della città.