Una mattina, in una stazione per il controllo delle piene fluviali, una ragazza trova il cadavere di un uomo, ucciso con un marchingegno che riporta agli anni bui del medioevo. Saranno il commissario Pandolfi e la sua squadra a cimentarsi in un'indagine che non ha precedenti nella storia della criminologia moderna. Si inizia a scavare in un passato costellato di azioni turpi, di colpevole omissioni, di connivenze di miserie ed anche se l'indagine segna i suoi punti a favore, l'assassino sembra avere sugli inquirenti un vantaggio incolmabile. Quando Pandolfi riuscirà finalmente ad individuare il colpevole non farà in tempo a rallegrarsene che tutta l'indagine crollerà come un castello di carte. Tutto sbagliato? Pandolfi è convinto di no ma c'è un assassino libertà: la caccia ricomincia. Davanti al commissario sfilano testimoni reticenti e testimoni casuali, colpevoli e vittime che sembrano scambiarsi i ruoli in questo sanguinoso carosello la verità stenta ad affiorare. Che nesso c'è fra un carico d'oro e opere d'arte scomparso fra le sabbie del deserto e una donna distrutta dal dolore per la perdita del figlio appena nato? Qual è l'oscuro segreto dei carillon e che ruolo hanno i fili colorati presenti sulle scene del crimine? Le risposte a queste domande saranno la chiave per risolvere l'enigma e Pandolfi guidato dal suo fiuto e dalle sue intenzioni, arriverà una verità che metterà a nudo il volto orribile del male, una verità sconvolgente che non riuscirà a rasserenarlo né a fare giustizia.