Incentrata intorno alla parola che si fa stupore dinanzi alla bellezza del creato e delle sue manifestazioni, ma sa anche esprimere i sentimenti più profondi dell'essere che medita sul mistero della vita, questa raccolta di liriche di Grazia Stella Elia è una sorta di "inno" che si protende verso il divino, cantandone e implorandone la misericordia e testimoniando un'ininterrotta religiosità dell'anima. Fra echi ungarettiani, citazioni quasimodiane [...], con fascinose ascendenze da Leopardi e soprattutto da Pascoli, la lirica della poetessa, sulle soglie di questo canzoniere d'amor sacro che racchiude la sua intensa voce poetica di sette anni (dal 2009 al 2016), contempla innanzitutto il mondo, come le appare nella sua luce, ad ogni risveglio [...]. Dalla Prefazione di Grazia Distaso, Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"