Questo libro è il frutto di dieci anni di vita e ritorni in Iran. La conoscenza di questo paese si è rivelata un'esperienza unica sia per la complessità della realtà iraniana sia per le persone incontrate. Il titolo del libro è sì un riferimento agli intrighi russi, statunitensi e britannici, paesi che hanno manipolato la Persia sin dall'Ottocento, riportati nel classico di Peter Hopkirk II Grande gioco, ma rispecchia anche il tentativo di spiegare quanto sbagliato sia stato il progetto dell'ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, di Grande Medio Oriente. Se la politica estera della Repubblica islamica non ha mai assunto un atteggiamento aggressivo dopo il 1979 e neppure ha perseguito forme di esportabilità del modello khomeinista, ci ha pensato la cieca politica estera Usa a creare il mito del Grande Iran.