Se l'antropologia è la scienza dell'uomo e un discorso sull'uomo, l'antropologia religiosa, quale rapporto tra l'uomo e il sacro, va al di là dei fatti strettamente religiosi e non può limitarsi ad un ambito strettamente teologico. Una siffatta analisi deve partire dalla struttura del pensiero dell'uomo come homo religiosus, attraversare il mondo dell'uomo che vive il sacro come esperienza fin dalle sue primitive rappresentazioni e dal posto che egli ha voluto occupare nell'universo, infine comprendere il suo rapporto con un'entità misteriosa che lo supera. Questi motivi spingono il nostro sguardo verso quelle ere remote che annotarono il suo primo apparire come essere pensante sulla scena terrestre, per scoprire le modalità del pensiero dell'uomo arcaico, la mentalità primitiva, e seguire la lenta, ma costante evoluzione delle sue credenze strettamente legate al tipo di vita ed a comportamenti nomadi o stanziali: in sintesi, il formarsi all'interno della coscienza umana delle prime forme del sacro [...]