Grace ha il nome di una principessa e un viso bellissimo. È un’infermiera che svolge in modo impeccabile il suo lavoro, eppure non sa cosa sia l’empatia e non riesce a provare sentimenti positivi nei confronti di nessuno. Ha sulle spalle una diagnosi di sociopatia che l’accompagna da un decennio e, alla radice del male che le cresce dentro, si annida una terribile esperienza di abuso. Per quanto si impegni a nascondere il dolore, il suo corpo e la sua mente non hanno dimenticato le mani che l’hanno toccata quand’era solo una bambina, distruggendole per sempre l’innocenza e i sogni di un futuro felice. Ismaela Evangelista dipinge a tratti sicuri la storia di una vita in bilico, sospesa tra il male e la speranza del bene, lasciando però una luce alla fine del tunnel: quella del perdono che, se non cancella il passato, può però spiegare le ali a un nuovo futuro.