Le suggestioni di una vita intera prendono forma nei racconti di Antonio Campanile. Un oggetto, un brano musicale, un viaggio reale o immaginifico, una parola origliata per caso e lasciata cadere lì: tutto questo ritorna con insistenza alla mente dell’autore, per essere trasferito sulla pagina bianca e acquisire un significato nuovo, più profondo. Il fil rouge delle storie narrate è la memoria, che si fa più lucida e vivace nello sforzo di ricordare, ma anche nel suo slancio verso il futuro. Racconti dalle sfumature più intimistiche – su una donna-angelo volata via, sulla cantina della nonna, su un ulivo dell’infanzia – si alternano ad altri in cui dominano l’ironia, i giochi di parole, la passione per l’Intelligenza Artificiale. Ne deriva un viaggio affascinante, personale ma allo stesso tempo universale, tra le pieghe dell’animo umano.