Requiem per il navigatore solitario è un romanzo orientale scritto in portoghese, un acquerello letterario ambientato nella Timor coloniale degli anni Quaranta sospesa tra le paure di un’imminente invasione giapponese e la speranza di un intervento australiano a margine della Seconda Guerra Mondiale. Su questo scenario si inserisce la vicenda di Catarina, una giovane cinese di Batavia, che si trova a dover costruire la sua vita sull’isola in seguito a un patto commerciale andato male. Tra le ambizioni erotiche dei capitani del porto di Dili, la presenza del Bandito di Manumera, capo dei ribelli asserragliati sulle montagne, e la mai sopita speranza di incontrare un affascinante navigatore solitario, Catarina intreccerà la sua esistenza alla storia di Timor, fino all’incontro col navigatore solitario francese Alain Gerbault.