Che cosa è veramente l’agricoltura urbana? Come è nata e come si è sviluppata? Quale riflesso può avere in termini di vera e propria produzione agricola? Che cosa può diventare o è diventata nelle grandi città italiane, ormai definitivamente multietniche e multiculturali? Abbiamo trovato le risposte a questi interrogativi in un gruppo di lavori di giovani studiosi e abbiamo pensato che valesse la pena di costruire con quei lavori un ragionamento.
Nel 2012 la commissione del concorso LinariaTesi ha segna- lato tre tesi, legate a differenti pratiche e saperi, ma tutte ri- volte ai temi del paesaggio e dell’ambiente in relazione con lo spazio delle città. Si trattava, in quel caso, della tesi di Gabriele Annichiarico, Agricoltura urbana. Orti, partecipa- zione sociale e controversie intergenerazionali a Bologna, di quella di Carla Maria Greco, Paesaggi commestibili. Prospet- tive di agricoltura urbana a Milano, dello studio di Aurélie Sabatier e Laura Varvello, Dare Terra al Mondo.
Ognuno di quei lavori è oggi diventato un saggio indipendente e tuttavia organico al progetto di questo volume, il quale si articola in tre capitoli, due di impostazione più teorico/fondativa e uno di natura più sperimentale/cognitiva. Il primo capitolo ha il compito di definire e spiegare il concetto di agricoltura urbana, mentre il secondo ne illustra gli esiti in termine di vera e propria produzione. Il terzo capitolo è dedicato invece a descrivere un possibile modello di produzione strettamente legato alla società della città multietnica contemporanea.