Herbert Ponting (1870-1935) fotografo avventuroso che già aveva percorso la Siberia visitato il Giappone documentato la guerra russo-giapponese accompagnò in Antartide la spedizione Terra Nova di Scott dal dicembre del 1910 sino al marzo del 1911. In quell' anno di lavoro produsse più di duemila fotografie e un' ora di filmati che lo rivelarono come il più importante fotografo d' azione di quello scorcio di secolo. Ponting documentò con grande sapienza e partecipazione emotiva il primo anno della missione che doveva portare a prezzo della vita Scott a raggiungere il polo Sud. Quanto altri rammentavano e fermavano sulle pagine dei loro diari - e furono in molti a trascrivere le loro impressioni sulla carta - egli lo ha tramandato attraverso le lastre fotografiche e le pellicole che ha impresso in condizioni di estrema difficoltà nell' anno che trascorse alla base di capo Evans. Testimoniò il viaggio della Terra Nova attraverso le tempeste e gli iceberg dei mari antartici. Documentò la vita quotidiana degli esploratori le attività più umili come il rammendare i sacchi a pelo o accudire gli animali lo attrassero quanto le scalate delle montagne di ghiaccio fermò lo sguardo su compiti più elevati quali l' osservazione delle stelle l' analisi al microscopio di forme sconosciute di vita. Eseguì ritratti di uomini stroncati dalla fatica e di uomini oziosi che attendevano con ansia di provare a loro stessi il limite delle proprie forze. La storia che ne ricavò e che è narrata per immagini in questo libro raramente sfiora la retorica della conquista. Molto più spesso descrive la determinazione di uomini che si trovavano per loro volontà al limite dell' abisso lungo il margine estremo delle terre conosciute e abitabili.