Dentro un armadio rifilato in un vano recondito della sede della Procura generale militare in via degli Acquasparta a Roma sono stati nascosti per sessant' anni i fascicoli contenenti i nomi dei responsabili nazisti e fascisti di Salò delle centinaia di stragi che hanno colpito il nostro Paese tra il 1943 e il 1945. Sant' Anna di Stazzema Marzabotto Fivizzano Capistrello Barletta Matera e tanti altri Comuni colpiti dalla barbarie. Decine di migliaia di vittime. Gente senz' armi civili in fuga dalla guerra. Per lo più donne vecchi bambini. Grazie a quell' armadio gli assassini hanno goduto di sessant' anni di impunità . Ma oggi? Oggi cosa impedisce di sapere? Chi dette l' ordine? Quale fu esattamente? Chi chiederà perdono a nome dello Stato per questa colossale ingiuria? Franco Giustolisi che dal 1996 conduce la sua battaglia per far luce sull' Armadio della vergogna e che è stato uno dei più attivi promotori della costituzione della Commissione parlamentare d' inchiesta sulle stragi nazifasciste racconta per la prima volta in un libro l' intera vicenda di uno dei capitoli più drammatici della nostra storia recente.