Nella piccola isola Palmaria che sonnecchia sulle acque di fronte a Portovenere gli echi del mondo arrivano attutiti ma non meno feroci. Lo sa bene Elvira sposa giovanissima a cui la guerra ha sottratto il suo Radamé s caduto nelle trincee del Piave. Di lui le restano i pochi giorni passati insieme prima della partenza per il fronte e l' eredità nei tratti di suo figlio Ermes. Elvira lo cresce con premura trasmettendogli i valori di un regolato universo familiare nel quale le donne sono da secoli il fulcro di una vita dura strappata agli scogli e al mare. Ma i tempi che si annunciano sono infausti. L' Italia uscita ferita dalla Grande Guerra è avviata a un futuro di adunate e retorica di vanità e saluti romani ancora una volta un futuro di guerra. Anche sull' isola mentre le campane della chiesa e le diane militari delle fortezze scandiscono le ore trascorse a lavorare le acciughe al saladero o a lavare i panni al treggio si consuma lentamente il dramma di gente semplice e indifesa ignara del flagello che sta per esplodere. Il dolore del mare racconta gli anni difficili fra i due conflitti mondiali visti dalla prospettiva di un' appartata comunità isolana: un piccolo mondo antico forgiato dal lavoro e dalla quotidiana lotta con la natura destinato a essere risucchiato nell' abisso della storia.