Otto minuti. Il respiro regolare di un uomo nella cabina di pilotaggio. Poi lo schianto. La mattina del 24 marzo 2015 il volo 4U9525 della Germanwings partito da Barcellona con destinazione Dü sseldorf precipita sul massiccio dei Trois-É vê ché s nel versante francese delle Alpi. Centoquarantaquattro passeggeri e sei membri dell' equipaggio. Nessun sopravvissuto. A meno di tre mesi dall' attentato alla redazione di Charlie Hebdo la Francia è di nuovo sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Ma stavolta il fanatismo non c' entra. La scatola nera rivela la sconcertante verità : a causare la strage è stata la volontà suicida del copilota Andreas Lubitz. Il clamoroso incidente sottrae alla quotidianità l' ex giornalista Vincent De Boer e lo proietta nel microcosmo di Le Vernet per raccontare l' indicibile. Nel disastro del volo 4U9525 c' è qualcosa che lo riguarda. Qualcosa che lo lega alla personalità del carnefice. Qualcosa che Vincent ha bisogno di scoprire per comprendere prima di tutto sé stesso. L' indagine in presa diretta - la cronaca - diventa parabola universale. Il gesto folle di un uomo assurge a una dimensione collettiva. Giovanni Cocco segue la traccia aperta con La Caduta (da dove tornano alcuni dei personaggi principali) e ci consegna un lucido ritratto della contemporaneità che è anche una dolente riflessione sulla maturità e sul senso stesso della vita. Hanno detto di Giovanni Cocco: "Una voce nuova che vuol staccarsi dai moduli narrativi italiani correnti". Ermanno Paccagnini Corriere della Sera "Quando gli oscuri tempi vengono cantati con una lingua così forte e una così rara sapienza di visione vale persino la pena di viverli". Loredana Lipperini la Repubblica "Un talento purissimo". Vittorio Giacopini Il Sole 24 Ore "Unico nel panorama della nuova narrativa italiana". Fulvio Panzeri Avvenire