Un passato povero e violento fino all' autodistruzione.  Un padre scrittore famoso ma assente. Un' adolescenza negata da custodire giorno per giorno nelle periferie disastrate dell' America degli anni Settanta. Dopo il divorzio dei genitori Andre Dubus III e i suoi tre fratelli crescono in un' ex cittadina industriale del Massachusetts piena di droga e violenza con la madre costretta a lavori precari e malpagati per mantenere la famiglia. Per proteggere sé stesso e quelli che ama Andre deve imparare a difendersi e a usare i pugni e dopo un lungo e faticoso allenamento costruito tutto sulla propria volontà diventa così bravo che alla fine è uno di quelli che ti può stendere con un cazzotto e mandare diritto in ospedale. Irresistibilmente attratto da questo nuovo linguaggio Andre rischia di venire ucciso o uccidere lui stesso. Intanto il padre autore noto insegna al college frequenta giovani studentesse e porta fuori la domenica i figli per il pranzo. Il conflitto tra il mondo proletario delle periferie fatto di droga alcol e pestaggi e le ambizioni di studenti ben nutriti e coltivati sono rappresentate nel difficile rapporto tra padre e figlio che fa da sfondo e motore della narrazione. Solo quando Andre riuscirà a mettere su carta il proprio disagio e la propria sofferenza scoprendo il piacere di raccontare storie quel dialogo interrotto con il padre troverà una nuova strada. I pugni nella testa  è un romanzo autobiografico toccante e potente una muscolosa macchina della memoria che indaga sulle radici più profonde della violenza e sulla possibilità di trovare sé stessi attraverso il linguaggio dell' amore. ' Il miglior racconto in prima persona sulla vita di uno scrittore che abbia mai letto. Credo davvero che Andre Dubus III sia il miglior scrittore d' America. Il suo talento è grandissimo. Chiunque legga questo libro non lo dimenticherà ' . James Lee Burke ' Non ho mai letto una così intensa meditazione sulla violenza sulle sue ragioni e conseguenze e sui suoi inconfessabili piaceri' . Richard Russo ' Esplosivo come un combattimento di Muhammad Ali vivido come i graffiti di Basquiat&hellip ' . San Francisco Chronicle "Una potente ed eloquente rappresentazione di come si può crescere nella povertà e diventare scrittori". Kirkus Reviews "Dubus è uno scrittore così solido da redimere un genere. Dimostra che la verità può essere onesta quanto la finzione". Seattle Times