Morag Gunn è una scrittrice affermata quarantasette anni e cinque romanzi. Vive in una casa di campagna affacciata sul fiume: il vento che soffia in direzione opposta alla corrente è l' immagine del potere della memoria. Nell' attesa impaziente di notizie della figlia partita per l' Ovest alla ricerca di sé Morag si abbandona al vortice dei ricordi raduna i frammenti di una vita - la sua vita - che si succedono come spezzoni di un film: desideri dolori incontri conflitti passioni. L' infanzia difficile bambina orfana cresciuta in una famiglia umile della provincia il desiderio di fuga l' università . Poi l' amore l' uomo sposato - il professore più grande di lei la bella casa di città - e l' altro il mezzosangue il cantastorie la sfida di Morag alle convenzioni. E infine la scrittura quella rabdomantica ricerca del succo racchiuso dentro la scorza accesso privilegiato al senso segreto delle cose. Pochi hanno saputo descrivere come Margaret Laurence la condizione femminile con ruvido rigore e tensione emotiva scavando a più riprese nei recessi dell' autobiografia. I rabdomanti ultimo romanzo dell' autrice canadese quello in cui più emerge il sodalizio tra vita e letteratura ci consegna un personaggio indimenticabile la storia di una donna battagliera e orgogliosa e del suo difficile percorso di autodeterminazione. ' Sontuosa la trama meravigliosa la scrittura. Un libro poetico e vigoroso con una delle protagoniste femminili più realistiche e ricche di umanità della narrativa contemporanea' . The New Yorker