Nel maggio del 2015 Cumhuriyet il maggiore quotidiano turco di opposizione lancia uno scoop esclusivo che smaschera il coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana. Un video girato un anno prima mostra un tir dei servizi segreti turchi che trasporta in Siria nascosto sotto casse di medicinali un carico d' armi pesanti verosimilmente destinato alle forze del radicalismo islamico al-Qaida e Isis. La notizia imbarazza il potere di Ankara il presidente Erdoğ an in persona minaccia pubblicamente i responsabili della diffusione del video. Pochi mesi dopo Can Dü ndar direttore del giornale viene arrestato con l' accusa di spionaggio e divulgazione di segreti di Stato. Viene condotto a Silivri vera e propria cittadella di reclusione per oppositori politici voluta da Erdoğ an dopo la sua salita al potere. Trascorrerà tre mesi di cui quaranta giorni in isolamento chiuso in una cella di venticinque metri quadrati divisi su due piani dotata di un angusto cortiletto esterno cinto da un muro alto dieci metri. Saranno tre mesi di riflessioni speranze resistenza di lotta indomita per ottenere giustizia e rivendicare il diritto alla libertà di stampa. Un tempo sospeso che Can Dü ndar racconta in prima persona in questo libro: un fermo atto d' accusa a un regime che incarcera chi si batte per un' informazione libera e allo stesso tempo uno straordinario elogio alla forza delle idee. Con un capitolo che aggiorna agli ultimi eventi scritto dall' autore per questa edizione.