È stato il più potente e misterioso servizio segreto italiano. Campagne di disinformazione depistaggi doppiogiochismi provocazioni: nulla è mancato nella storia dell' Ufficio Affari riservati. Eppure una ricostruzione dell' attività di questo organismo non è mai stata scritta tanto che ancora oggi gran parte dell' opinione pubblica ignora perfino che sia esistito. Questo libro colma finalmente il vuoto e attraverso una corposa mole di documenti inediti frutto di approfondite ricerche d' archivio ripercorre la storia dei servizi segreti del Ministero dell' Interno concentrandosi soprattutto sull' influenza che ebbero nelle vicende nazionali tra l' immediato dopoguerra e gli anni di piombo e fornendo nuove e significative rivelazioni su alcuni dei principali misteri italiani dalla strage di piazza Fontana al golpe Borghese. Dalla ricostruzione emerge per la prima volta con completezza d' informazioni la figura di Federico Umberto D' Amato sotto la cui direzione i servizi segreti del Viminale raggiunsero a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta l' apice del loro potere. Anima nera della Repubblica per i suoi detrattori il più geniale uomo d' intelligence che il paese abbia mai avuto per i suoi sostenitori D' Amato trasformò l' Ufficio Affari riservati in un moderno organo di spionaggio dotato di una rete di infiltrati senza precedenti sempre in bilico tra legalità e illegalità . Le ombre che gravano sull' attività della struttura ai tempi della direzione di D' Amato sono pesanti. Fu l' Ufficio Affari riservati a instradare artificiosamente le indagini sulla strage di piazza Fontana verso la pista anarchica? Delle Chiaie leader di Avanguardia nazionale e Zorzi esponente di Ordine Nuovo ebbero legami con D' Amato? Che ruolo ha avuto insomma l' Ufficio Affari riservati nella drammatica stagione della strategia della tensione?