Le fattorie tradizionali sono scomparse dai nostri campi a mano a mano che la produzione di cibo è diventata un' industria globale. Non abbiamo più alcuna certezza di cosa entri nella catena alimentare: la moderna politica intensiva nei settori dell' agricoltura e dell' allevamento è una minaccia per le nostre campagne e per la nostra salute in qualunque parte del mondo. I fatti sono incontrovertibili e sconcertanti. Cereali e soia che potrebbero nutrire miliardi di persone vengono coltivati come mangime animale. Tonnellate di pesce di piccola taglia in grado di sfamare un intero continente vengono trasformate in farina e usate per nutrire i pesci d' allevamento. La fauna selvatica è sistematicamente distrutta. I rischi di questo sistema sono alti: metà degli antibiotici usati al mondo viene regolarmente somministrata agli animali negli allevamenti intensivi contribuendo alla nascita di superbatteri letali e resistenti. Per non parlare dei danni al sistema idrico e all' ambiente causati dallo smaltimento del letame delle migliaia di animali ammassati in condizioni disumane. Philip Lymbery a capo della più importante Ong del settore ci guida in un incredibile (e a tratti inquietante) viaggio dietro le quinte di un' industria che in tutto il mondo è ormai fuori controllo. Il risultato è un grido d' allarme contro l' attuale sistema ma anche un tentativo di trovare una strada per un futuro migliore. "Un catalogo di devastazioni che convincerà chiunque anche i più scettici che l' allevamento intensivo sta provocando un collasso ecologico". The Guardian "Farmageddon è un avvertimento: i mega allevamenti sono una minaccia per tutti". Sunday Times "Questo non è un elogio del vegetarianismo. Non è un libro contro la carne. Ma è un grido d' allarme che non possiamo ignorare". The Independent