Durante gli anni di piombo il Partito comunista fu in prima linea nella battaglia contro il terrorismo rosso che minava i principi democratici del paese e la forza stessa del partito al suo massimo storico di consenso. Oltre al lavoro alla luce del sole il Pci operò per individuare e denunciare i soldati della lotta armata e i loro fiancheggiatori svolgendo anche un' azione d' intelligence parallela in collaborazione con gli organi dello Stato. In quel periodo Ugo Pecchioli braccio destro di Berlinguer concordò con il generale Dalla Chiesa un' importante operazione segreta: l' infiltrazione in un gruppo di fuoco di un militante del partito che avrebbe dovuto riferire al comandante dell' antiterrorismo. Un episodio accertato e documentato sebbene ancora coperto per molti aspetti dal necessario riserbo che non ha avuto un' adeguata considerazione storica. Alternando fatti reali e finzione narrativa questo libro ricostruisce l' attività dei comunisti italiani contro il terrorismo nella stagione violenta tra il 1978 e il 1979: le azioni di spionaggio i documenti interni le riunioni riservate il lavoro di controllo e denuncia nelle fabbriche. Ma ripercorre anche l' onda d' urto e le parole infiammate della galassia terroristica mentre in Italia cadevano decine di uomini. Su tutti Aldo Moro e Guido Rossa.