Il giro del mondo di una delle ultime navi a vela italiane raccontato in prima persona dal capitano Mario Taddei secondo di bordo del tre alberi Saturnina Fanny tra i più veloci velieri che abbiano mai solcato gli oceani con la nostra bandiera. A quasi ottant' anni dalla sua prima pubblicazione questo libro riporta il lettore a un' epoca gloriosa della navigazione quando i clipper dominavano ancora i commerci per mare destinati tuttavia a cedere il passo di lì a poco ai piroscafi. La Saturnina Fanny salpa da Amburgo nel settembre del 1909 diretta in Australia per imbarcare carbone da trasportare in Cile. Un viaggio di oltre un anno tra Oceano Atlantico e Indiano doppiando il capo di Buona Speranza e capo Leeuwin la sosta a Newcastle sulla costa orientale dell' Australia poi la traversata dell' Oceano Pacifico fino al porto di Iquique in Cile. Infine il ritorno in Europa passando per capo Horn con un carico di nitrato di sodio da consegnare a Marsiglia dove la Saturnina Fanny approda nel dicembre del 1910. Di questo infinito vagabondaggio Mario Taddei narra fascino e durezza attraverso una lingua ricca che diventa essa stessa parte del ritratto di un' età eroica e perduta. Sulle pagine del diario del giovane capitano trova spazio il resoconto di un periplo avventuroso da cui emerge soprattutto il vivido affresco della vita di bordo: il vitto le malattie gli imprevisti gli aneddoti sui compagni di viaggio i dialoghi concitati durante le manovre gli ozi nelle soste sulla terraferma la consapevolezza di vivere un' esperienza unica capace di saggiare la tempra e di formare il carattere.