Il breve saggio vuol essere uno spunto di riflessione sulle
questioni legate alla violenza di genere dal punto di vista
pedagogico. In particolare si sofferma ad analizzare quanto
nelle pratiche educative, non solo per le bambine (come una
ampia letteratura ha messo bene in evidenza a cominciare dal
famoso ed ancora attuale testo di Giannini Belotti Dalla parte
delle bambine), ma anche per i maschi, si perpetuino ancora
determinati stereotipi, che li ingabbiano in un’ idea di virilità
fuorviante, irrealistica, che tende a misconoscere importanti
parti del Sè. Attraverso la decostruzione di tali stereotipi
e azioni educative attente allo sviluppo della individualità
di ciascuno, nella sua complessità e unicità, forse si potrà
costruire un mondo di uomini e donne più fedeli a se stessi e
vivere relazioni più felici ed autentiche.
Orietta Candelaresi laureata in Lettere Classiche e in Pedagogia,
counselor, ha svolto attività di formazione con docenti e genitori, insegna
da anni nella scuola primaria. Si è occupata a lungo di tematiche relative
all’educazione alla pace e alla gestione non violenta dei conflitti, negli
ultimi anni si sta dedicando allo studio e all’approfondimento degli
woman’studies e delle questioni relative alla Pedagogia di genere e
all’educazione alle differenze.
Illustrazione di copertina di Maddalena Candelaresi