Anticamente tramite il linguaggio iconico gli dei comunicavano con gli uomini insegnando loro arti, scienze e saggezza. La relazione tra entità divine e terrene era diretta e non necessitava di processi cerebrali, poiché ogni uomo era naturalmente predisposto al contatto con il sovrasensibile. Tale facoltà interiore, però, col passare del tempo si è assopita fino a scomparire. Cosa rappresenta oggi il simbolo? La sua originaria funzione di sintesi è da considerare ancora attuale? Il suo valore sovraumano è tuttora pregno di un significato profondo? Su questi interrogativi dell’autore si sviluppa l’intero saggio che, partendo da un’attenta analisi etimologica, illustra il vasto universo dei simboli tra passato e presente.