Nel 1891 Edmondo De Amicis comincia a scrivere Primo Maggio, esattamente quattro anni dopo l’uscita di Cuore. Questo libro, rimasto inedito per quasi un secolo, è stato pubblicato per la prima volta nel 1980, a cura del Comune di Imperia, sua città natale e nella cui biblioteca è custodito il manoscritto.
Primo Maggio segna l’adesione di De Amicis agli ideali del socialismo italiano e unisce al razionalismo scientifico del materialismo storico i sentimenti più cari all’autore, la bontà e l’amore, senza cadere nello sdolcinato patriottismo che aveva caratterizzato Cuore.
Il protagonista, Alberto, un insegnante torinese, si unisce al socialismo spinto dalla sua profonda onestà e dalla scoperta della bestiale condizione di povertà in cui vivono milioni di proletari. Per aver manifestato le sue convinzioni, Alberto viene emarginato, abbandonato dalla famiglia, licenziato e minacciato di morte. Decide allora di dedicarsi completamente alla causa del popolo e, durante una manifestazione, viene mortalmente ferito dai soldati inviati dal Governo per sedare le proteste operaie.