Sei ragazzi, un sogno, una corsa, l’Argentina. Una storia incompleta, un finale da riscrivere: un giovane maratoneta scomparso nel nulla, i suoi diari come briciole a tracciare un viaggio alla ricerca di un’utopia, la speranza di farcela, una verità perduta negli anni bui dell’America latina, fra squadracce militari e madri coraggio di desaparecidos.
Un romanzo di formazione lungo una linea non sempre retta di chilometri sudati. La corsa di Miguel parte da Roma e finisce fra le baracche di Buenos Aires; sospira negli amori di sei adolescenti che percorrono strade già tracciate eppure vergini, in una maturazione intima urlata, meravigliosa e disperata. Si cresce un po’ con Lavinia, feroce e appassionata, con Emiliano e Alessandro e i loro sogni di giustizia, con Federica e Arianna, frenetiche e fiduciose, e con Luca, che si crede cinico ma ha soltanto paura.
E Miguel. Miguel che sopravvive agli orrori, che respira e rivive a ogni passo, un piede dopo l’altro, in questa corsa che ogni anno lo celebra non solo a Roma, dando il via a un andare commovente, il traguardo della vita ad aspettare.