Cinque racconti ambientati all'Esquilino, cinque storie che attraversano il tempo e narrano i punti di forza e di debolezza del rione più controverso del centro di Roma.
Andrea Fassi, Osso di Seppia. L'anziano non vede oltre i robusti scarponi dei giovani. Intorpidito da un brivido porta a sé un cartone e la sua coperta.
Caterina Scoppetta, Flores. Da quando a via Re Boris di Bulgaria sfilarono i soldati americani, io presi a lavarmi assiduamente.
Micol Pancaldi, Ombre cinesi. Sarà stata sui trent'anni, veniva da chissà quale angolo della Cina, o magari invece era una figlia di quel folle spicchio di Roma.
Maria Letizia Mancuso, Attraverso le parole. L'Esquilino era per mia madre un quartiere particolare. Riassumeva in sé, a suo dire, tutta la storia di Roma.
Massimo Navarra, Da zero a dieci anni. Sembra disegnato apposta da un dio dispettoso per mescolare in un unico calderone ciò che di giusto e sbagliato, migliore e peggiore, apparente e nascosto, importante e inutile, morale e immorale possa offrirci la vita.