“Io, vostro umile servo, nei momenti di sosta delle mie sfrenatezze, ebbi l’ardire di brandire il pennello e prender nota delle astruserie che udivo, bislacchi discorsi di strampalerie. Ma non vi presto fiducia neanche io, figurarsi gli altri!”
I racconti dello Ershilu qui proposti, per la prima volta in una lingua europea, costituiscono una selezione dell’antologia di Yue Jun, una delle ultime opere appartenenti alla splendida tradizione dei zhiguai, le cronache del meraviglioso. Mostri, spettri, delitti, truffe, astuzie e arguzie, curiosità, stranezze, stravaganze culinarie, barbe insolitamente lunghe, feti difformi, fattezze insolite e quant’altro, in un’unica congerie di quanto nella tradizione europea sarebbe invece ripartito fra racconti polizieschi e macabri, fatti di cronaca e casistica medica.