Rosa Nicolson, attraverso i suoi Accenni, ripercorre il periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda, alla speranza di pace e di Europa unita e, infine, ai dubbi ed ai crescenti sconvolgimenti di questa prima parte degli anni Duemila. Lo stato d’animo narrato in ogni ‘accenno’ è richiamato da un disegno che l’Autrice, seguendo una sorta di misteriosa affinità elettiva, ha scelto con cura fra quelli realizzati da persone a lei care. Le sue due distinte impronte culturali, anglosassone ed italiana, si ritrovano nei ricordi d’infanzia ed in quelli dell’età matura, mentre scivola con la memoria tra realtà, fantasia e sogni, nella piena consapevolezza, forse a causa del suo bilinguismo, di quanto le parole siano solo un’apparenza della realtà.