Questo lavoro vuole spiegare in modo comprensibile cos’è, come è nata e come si è sviluppata l’Alchimia. Se l’autore facesse parte di quella scuola di pensiero che è capace di non storicizzare, evitando accuratamente di legare quanto avviene in un settore della conoscenza rispetto al tempo, alla storia, all’economia... l’impresa sarebbe facile. Si descrivono i principi base dell’alchimia, si racconta del loro sviluppo a partire da bolos di Mendes fino al momento in cui l’alchimia, con boyle, inizia
la sua decadenza sostituita dalla scienza chimica. Ciò che invece si propone di fare è qualcosa di non riferibile alla scuola di pensiero di cui sopra e quindi di cercare ogni possibile rapporto tra alchimia e il mondo che circonda tutta la sua storia. Questo non è uno scritto esoterico ma una storia di una parte dell’esoterismo, componente di fondo dell’alchimia. è necessario però avvertire che il paziente lettore dovrà dimenticare il fondo di conoscenze che è di ognuno di noi ma di tentare di
comprendere, come si tenterà di aiutare a fare, la mente di una persona erudita che tenta di capire ciò che lo circonda a partire dalla conoscenza del mondo che si aveva nel V-IV secolo a.C. fino al XVI secolo. Per quanto si dirà è importante iniziare a cogliere gli aspetti fondamentali delle concezioni dell’uomo e del mondo inanimato i Ippocrate (V-IV secolo a.C.) e di Empedocle (V secolo a.C.), poi ripreso da Aristotele (IV secolo a.C.). è sulla base di queste conoscenze, che saranno sempre sullo sfondo, che ogni sviluppo del pensiero nell’epoca indicata si fonderà.