Quello che state per leggere non è un romanzo. E neanche un saggio o una biografia. È
una raccolta di lettere che un padre scrive a un piccolo miracolo che deve ancora essere, custodito
nel ventre della donna che ama, e sarà in un mondo difficile. Un mondo tutto da spiegare
per essere compreso anche solo in minima parte. È la storia di un dispensatore di carezze, parole
e consigli prima chiuso nel suo piccolo mondo, regolato da dettami precisi e puntuali, poi aperto
alla vita come mai l’aveva conosciuta. O forse come l’aveva dimenticata. Come l’hanno dimenticata
tutti, in realtà. Ed è una storia che parla del presente ma è datata 2068, un futuro neanche
troppo lontano che ha perso ogni traccia del mondo che conosciamo e in cui viviamo oggi.