«Le fiabe sono antiche come tutte le invenzioni letterarie, ma anche moderne come ogni genere letterario. Ancora oggi si continua a crearne, a modificarle, come impone l’oralità. Come si faceva all’inizio della storia dell’uomo al narratore prescelto era consentito inserire nuovi elementi e riscontrarne subito il gradimento negli occhi del suo pubblico. Ma il suo pubblico non era affatto composto di bambini e ragazzi: le fiabe erano raccontate da adulti per il piacere di giovani e vecchi. Parlavano del destino dell’uomo, delle sue prove e delle sue tribolazioni, delle sue paure e delle sue speranze, dei suoi rapporti con il prossimo e il soprannaturale, e ciò sotto una forma che permetteva di ascoltare il racconto con piacere e allo stesso tempo di meditare sul suo senso più profondo.»